Gratitudine con Gioia

Ai piccoli Ayaan, Federico, Gaia, Ginevra, Giorgio, Marta e Riccardo per aver interpretato il ruolo di Gesù Bambino così è inciso sulle targhe ricordo consegnate nella serata conclusiva delle festa del reciproco grazie.

Il miracolo del presepe si è compiuto perché tutti, ciascuno secondo la propria volontà, capacità, carisma, ci siamo fatti dono l’uno per l’altro!

La consegna delle targhe, individuando fra i presenti in sala i testimonial della “GIOIA” di questa edizione, è stata il cuore della premiazione.

Per prima è stata chiama la disciplinatissima Cecilia Bisazza, la Madonnina, per consegnare la targa.

A seguire il nostro parroco Don Vincenzo Majuri, lo ieratico scriba,  che ci ha accompagnato con la sua presenza lungo le fasi della costruzione della GIOIA del Natale a Castanea.

L’impareggiabile Flavia Gerbasi che ha visto nascere, crescere e sempre presente nella “Giovanna d’Arco” distinguendosi per la sua laboriosa disponibilità.

La onnipresente Marzia Raineri che insieme a noi “fa presepe” tutto l’anno.

Il fedelissimo, discreto, disponibile e servizievole giovanissimo Giovanni Zona che fino a tarda sera, da settembre a oggi, era con noi depositario di un “fare” da consegnare ai posteri.

Nenzi Arena che per anni ha interpretato la Madonnina e cura da allora l’iscrizione e la turnazione dei bambinelli nel presepe e Giovanni Previti in rappresentanza di tutti i bambini che sono la nostra GIOIA.

Francesca Colorire e Salvatore Abrami allevati nel “fare presepe” e nella Giovanna d’Arco testimoni di una continuità che si manifesta nel libero agire e “portatori” della bellezza della vita che sboccia.

Il caro nonno Nunzio Spanò che da sempre ha creduto e sostenuto fattivamente questa nostra famiglia consegna all’infaticabile Mimma Costanzo un piccolo segno di gratitudine racchiuso in questi due aggettivi: puntuale e precisa.

Infine la GIOIA: tutti i bambini presenti in sala!

Gli altri erano già fra i viali e le capanne del presepe che dal 29 di settembre accorrevano festanti su e giù per i lavori.

Il presidente, il caro Tonino Spanò, costretto a letto da una settimana, ignaro di questo intermezzo ci seguiva nella diretta e oltre ai bambini furono chiamate le piccole Aurora e Alice insieme alla mamma Rosaria a nonno Nunzio e la zia Mimma per ricevere e consegnare a papà la targa in ricordo per l’impegno profuso.